Se sono chiare le esigenze da soddisfare, ma non si ha ancora un'idea precisa, uno studio di fattibilità permette di valutare e confrontare anche diverse soluzioni, dal punto di vista:
funzionale ed estetico, attraverso planimetrie, rendering e fotoinserimenti
normativo, verificando la conformità degli interventi rispetto alla normativa vigente
procedurale, definendo quali permessi e pareri preventivi siano necessari
economico, con una stima sommaria dei costi da affrontare
La soluzione scelta sarà sviluppata ulteriormente con la progettazione definitiva ed esecutiva.
Un progetto dettagliato contribuisce a ridurre gli imprevisti in cantiere, permettendo di ottimizzare tempi e costi, ma è la direzione lavori a fare davvero la differenza. Prevista espressamente per interventi da certificare (strutturali, di efficientamento energetico e adeguamento antincendio), la direzione lavori garantisce la corretta esecuzione dei lavori (come da progetto e a regola d'arte), nel rispetto dei tempi e dei costi previsti dal capitolato.
In base all'intervento progettato, per l'avvio dei lavori servirà, in linea di massima:
una CILA, se si tratta modifiche planimetriche interne, frazionamenti e fusioni;
una SCIA per modifiche ai prospetti e interventi strutturali
un permesso di costruire, per nuove costruzioni, ampliamenti, demolizioni e ricostruzioni, cambi destinazione d'uso (interventi per cui sono previsti gli oneri di costruzione / urbanizzazione)
Prima della comunicazione di fine lavori, possono essere previsti:
Segnalazione Certificata di Agibilità con le relative certificazioni (entro 15 giorni)
aggiornamento catastale (entro 30 giorni)
Il primo passo è definire lo stato legittimo dell'immobile, eseguendo un accesso agli atti relativi al progetto di costruzione ed alle modifiche successive.
Dal confronto tra stato legittimo, elaborati catastali e stato attuale dell'immobile, emergeranno le eventuali difformità da regolarizzare e la presunta epoca di realizzazione, da cui dipendono la casistica e la relativa sanzione.
Per procedere con la regolarizzazione, è necessario che l'intervento realizzato sia conforme alla normativa vigente sia al momento della realizzazione, sia al momento della sanatoria (doppia conformità).
La dichiarazione di successione va presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Si è esonerati se ricorrono queste due condizioni:
l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto
l'attivo ereditario ha un valore fino a 100 mila euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari.
Salvo casi particolari, è preferibile optare per la voltura catastale automatica. Per evitare problemi in fase di registrazione, prima di procedere con la dichiarazione è opportuno:
verificare i dati catastali ed eventualmente rettificarli o integrare i passaggi intermedi mancanti
regolarizzare eventuali difformità planimetriche dell'immobile per utilizzare la rendita definitiva nella stima automatica.
È possibile eseguire la sola voltura catastale solo se esiste un atto giustificativo regolarmente registrato e trascritto (successione, compravendita, donazione...). Unica eccezione è il ricongiungimento di usufrutto, per cui occorre solo l'autocertificazione del decesso dell'usufruttuario.
Prima di procedere con la stima, è necessario eseguire un accesso agli atti per verificare la correttezza dei dati catastali, la consistenza dell'immobile, la legittimità e la conformità urbanistica dell'immobile, eventuali vincoli, ipoteche e diritti di terzi gravanti sull'immobile e regolarizzare le eventuali difformità riscontrate.
Nella stima di un immobile entrano in gioco diversi fattori:
la zona (centrale, periferica, turistica, industriale ... ) e i servizi di pubblica utilità presenti (trasporti, ospedali, farmacie, scuole, parchi, attività commerciali, parcheggi ... )
l'epoca di costruzione, stato di conservazione, piano, esposizione e orientamento, luminosità, consistenza, impianti presenti (ascensore, climatizzazione ... ), classe energetica
lo stato di diritto (libero, in locazione, piena proprietà o comproprietà, servitù e diritti di terzi ...)
Il valore finale sarà una media tra i valori ottenuti con due metodi di stima tra i seguenti:
comparazione con beni simili (se reperibili sul mercato)
valore di costruzione o di trasforrmazione (se non c'è un mercato di riferimento o il bene non è utilizzabile nello stato in cui si trova)
capitalizzazione di redditi (se l'immobile è in locazione e produce reddito)
Alla perizia, saranno allegati:
Attestato di Prestazione Energetica
Rilievo e documentazione fotografica
Documentazione urbanistica e catastale (agibilità, documentazione sulla legittimità dell'immobile, visura storica, planimetria catastale ed estratto di mappa)
Atto di provenienza ed eventuali trascrizioni di ipoteche e diritti di terzi
Documentazione amministrativa (millesimi, resoconti amministrativi degli ultimi 3 anni, eventuali lavori di manutenzione straordinaria già deliberati ma non ancora eseguiti)